Slot Machine: la lezione viene da SORI

Un giocatore alle slot machineIl Comitato è da sempre attento al tema delle ludopatie.  Già a luglio, con una nostra mozione, avevamo sollecitato l’adesione del nostro comune al Manifesto dei Sindaci per a legalità contro il gioco d’azzardo . Ora dal piccolo comune di Sori ci viene una lezione illuminante, un esempio da prendere in seria considerazione: far pagare meno tasse a chi elimina le odiose macchinette mangiasoldi dal suo locale ed una riduzione ancora maggiore a chi mette a disposizione dei clienti una rete wifi pe le connessioni ad internet.

Ecco l’articolo apparso sul secolo on line di oggi che si occupa di questa vicenda:

genova 28 ottobre 2014

Sori, meno azzardo meno tasse

Edoardo Meoli e Bruno Viani

Genova – Per tanti Comuni dal nord al sud Italia, la camaleontica tassa sui rifiuti (già Tarsu, Tari, Tia e adesso Tari con quella “r” che ricorda ai genovesi che si parla di rumenta) è la boccata d’ossigeno, il salvavita.

Ma a Sori, dove il primo cittadino è un operatore sociale dell’Auxilium (e la giunta di centrosinistra ha un’età media di 37 anni, come dire 3 meno di Renzi) qualcuno ha pensato che bisogna fare un passo in più.

La ricetta è semplice: non chiedere ai contribuenti più soldi, promettendo solennemente di spenderli bene. Ma al contrario: chiederne meno a chi compie azioni concrete che vadano a beneficio di tutta la comunità. Sconto del 10% ai locali che dicono “no” al gioco d’azzardo che è una piaga, sconto del 10% (cumulabile col primo) a tutti gli esercizi che garantiscono il wi-fi, la connessione internet libera e gratuita.

I maligni dicono che Paolo Pezzana, sindaco in carica da qualche mese, abbia una vera fissa per il mondo dei social: tutto quel che si fa a Sori finisce in rete in tempo reale. Ma anche per il sociale nel senso più tradizionale del termine. Così lo sconto-Tari si impenna e raggiunge il 75% per gli “under 35” che investono sul lavoro e scelgono la riviera per dare vita a una Start-up.

«Abbiamo calcolato di rimetterci tra i 20 e i 25 mila euro», dice. Ma lui è convinto (e chi gli può dargli torto?) che siano soldi ben spesi.

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