Bilancio di metà madato dell’amministrazione in carica: le nostre riflessioni.

Nel numero speciale  di “santolcesexpress” da poco distribuito alla cittadinanza e scaricabile da internet viene presentato il bilancio di metà mandato dell’amministrazione in carica che,  guidata da Angelo Cassissa, ha vinto le amministrative di giugno 2009.  Non potevamo esimerci dal dire la nostra e lo facciamo solo ora perché speravamo di discuterne in un incontro pubblico rivolto alla cittadinanza tutta mentre, come sapete, il Sindaco ha presentato il documento a margine di  una cena di autofinanziamento a base di stoccafisso dedicata a simpatizzanti ed iscritti al PD.

Allo scopo di facilitare la lettura delle nostre considerazioni abbiamo organizzato la discussione per punti.

1) Un bilancio consiste nell’elencare le cose che si sono fatte, quelle che non si sono potute fare e nello spiegare il perché. I”faremo” fanno parte della propaganda: nel documento di cui parliamo sono ben tredici i punti in cui si rimanda al 2012 e oltre.

2) Sul ponte di Manesseno si attribuisce Il mancato inizio dei lavori al ritardo nell’erogazione dei fondi FAS, non si dice chiaramente se e quando questi fondo verranno sbloccati. Intanto il traffico di mezzi pesanti sta diventando insostenibile e con l’avvio di una nuova attività nell’area ex Belotti aumenterà ulteriormente. Si sarebbe dovuta pretendere la costruzione del ponte prima della realizzazione dei capannoni, in questo modo anche lo scomputo dell’importo corrispondente alla realizzazione strada in sponda sinistra dagli oneri di urbanizzazione a carico del costruttore avrebbe assunto un significato diverso.  Un’Amministrazione che volesse il bene dei cittadini dovrebbe mettere questo problema in cima alla sua agenda politica ed il Sindaco e l’Assessore competente dovrebbero pretendere il mantenimento delle promesse fatte alla popolazione dagli enti sovraordinati, Regione e Provincia, senza paura di urtare la suscettibilità dei compagni di partito. In un bilancio intellettualmente onesto il capitolo “Ponte di Manesseno” dovrebbe essere ascritto tra le sconfitte.

3) I marciapiedi a Manesseno sono da sempre un miraggio. I nostri figli per andare a scuola e tornare rischiano ogni giorno di essere investiti.  Ad un certo punto sembravano cosa fatta, poi i fondi sono mancati probabilmente assorbiti dai lavori per la Casa Comunale. Su questo fronte le promesse suonano ormai come offese e qualora venissero mantenute i marciapiedi sarebbero costruiti dal lato sbagliato della strada.

4) Il capitolo scuole, lascia perplessi: in quarant’anni non è si è stati capaci di costruire un edificio scolastico idoneo a sostituire la Matteotti che versa in uno stato pietoso. È storia recente la parziale chiusura resasi necessaria per l’impossibilità di raggiungere almeno i 18 gradi in tutte le aule. La commissione congiunta promessa al nostro gruppo per discutere dei problemi della scuola non è mai stata istituita.

5) L’area del Rio Lasco viene data come di prossima assegnazione al Comune di Sant’Olcese: dipendendo questo passaggio dal comune di Genova ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di vendita della pelle dell’orso senza previa cattura del plantigrade. Non è dato alla cittadinanza sapere cosa il Comune di Sant’Olcese vorrà fare dell’area e siccome riconosciamo ai nostri amministratori  una speciale attitudine alle sorprese viviamo la cosa con una certa apprensione.

6) Sul fronte dell’illuminazione pubblica è stato fatto pochissimo, nessuno tra i comuni limitrofi sta peggio di noi. L’illuminazione pubblica nel 2012 dovrebbe essere un fatto acquisto non un argomento da campagna elettorale.

7) Il capitolo ambiente e territorio è fra i più desolanti: nessun accenno ad un ravvedimento sul fronte della cementificazione del territorio, non si fa menzione ad iniziative prese sul fronte del risparmio energetico. Intanto sono sempre di più i comuni che si dotano di piani regolatori a crescita zero.

8) La piscina scoperta  non è stata realizzata, ne si prevedono colpi di scena da qui alla scadenza del mandato per l’amministrazione in carica.  Il genere “piscina” è molto redditizio in termini elettorali: vedremo se la promessa verrà reiterata alle prossime amministrative.

9) Pare che i servizi alle persone anziane  mantengano l’attuale livello nonostante  i continui tagli ed i vincoli dettati dal Patto di Stabilità. Se il livello è quello emerso da un articolo del Secolo XIX pubblicato il 7 dicembre 2011 non c’è di che rallegrarsi.

Claudio Di Tursi