Domani, 28 febbraio alle 15 Consiglio Comunale in Villa Serra

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Dal sito osantolceseinform@

Il Consiglio comunale è convocato in sessione straordinaria per giovedì 28 febbraio alle ore 15 presso la sala conferenze Pinelli di Villa Serra. Le proficue collaborazioni con i Comuni limitrofi, il Manifesto dei Comuni e delle città di ANCI, e il Manifesto “Per una costituente della Cultura” de “Il Sole 24 ore” saranno argomenti dell’Assemblea. Si parlerà anche di Tagesmutter, bellissimo servizio promosso e pubblicizzato su questo sito già tempo fa.

La cittadinanza è invitata a partecipare.

L’Ordine del Giorno è il seguente:

-Comunicazioni del Sindaco.
-Settore amministrativo. Approvazione degli atti deliberativi adottati nella seduta consiliare del 29.11.2012 e 20.12.2012.
-Settore amministrativo. Mozione prot. 1551/2013 Gruppo Comitato Indipendente per Sant’Olcese (promozione del servizio Tagesmutter).
-Settore amministrativo. Convenzione tra i Comuni di Campomorone, Mignanego, Sant’Olcese e Serra Riccò per la gestione associata di servizi ed attività di interesse comune.
-Settore socio-sanitario e culturale. -Approvazione Convenzione tra il Comune di Sant’Olcese ed il Comune di Serra Riccò per l’interscambio dei servizi di asilo nido e scuola dell’infanzia.
-Settore finanziario. Regolamento per l’acquisizione di beni, servizi e lavori in economia. Modifiche.
-Settore amministrativo. Approvazione Ordine del Giorno “Manifesto dei Comuni e delle città”.
-Settore socio-sanitario e culturale. Adesione al manifesto “Per una costituente della cultura”.

Tre ragazze a seno nudo contestano Berlusconi al seggio elettorale

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Dal sito ilmattino.it

MILANO – Tre ragazze a seno nudo hanno contestato Silvio Berlusconi non appena è entrato all’interno del seggio di via Scrosati a Milano. «Basta Berlusconi, basta Berlusconi» hanno urlato le 3 ragazze tutte a torso nudo con scritto «basta Berlusconi» anche sul petto e sulla schiena. Immediata la reazione delle forze dell’ordine.
Le tre ragazze sono tutte appartenenti al movimento internazionale di protesta Femen. Una delle giovani di nazionalità francese mentre le altre due sono provenienti da Paesi dell’Est. Tutte e tre sono state portate in Questura per essere identificate.


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la rivendicazione dal sito femen.org

Just right now three FEMEN sextremists have made an attack the bastard Berlusconi in the moment when he was going to vote in the polling station in Milan. “Basta Berlusconi!” – activists were screaming to the dirty pervert and stinker Berlusconi. FEMEN calls italians to commit a political murder of this mafia and pedophile Berlusconi. Italy, don’t vote for someone who should be in prison!
Activists Inna Shevchenko, Oksana Shachko and Elvire Duvelle-Charles have been detained by police. Their location is not known yet.

Si sono dimenticati dei nostri ragazzi che studiano all’estero, non sono stati in grado di farli votare: VERGOGNA!!! (Ma loro votano lo stesso!)


Questi farabutti, quelli che ci hanno governato in questi anni e che da martedì spero che non ci governino più, avevano una tal fretta di farci votare sotto la neve con questa legge porcata, che si sono dimenticati di attivare le procedure per far votare gli studenti italiani residenti all’estero. Gli ecuadoriani residenti in Italia, per esempio, nei giorni scorsi hanno potuto votare da qui per l’elezione del presidente Rafael Correa confermato per la terza volta alla guida dell’Ecuador; ma, evidentemente, questo risultato non è alla portata della classe politica che guida il nostro paese.

Ma i nostri ragazzi, con la loro iniziativa simbolica “Io voto lo stesso!”, ci hanno fatto capire ancora una volta che questa generazione, a cui noi adulti non abbiamo saputo dare nulla, ci salverà.

Claudio Di Tursi

 

Dal sito de “LA STAMPA”:

Seggi simbolici aperti in tutta Europa Così gli Erasmus «votano lo stesso»

Dal tam tam sui social network nasce la campagna #iovotolostesso Gli organizzatori: non ci arrendiamo

di Nadia Ferrigo, Torino.

Erasmus di tutto il mondo, votate. Non si sono arresi gli oltre 25.000 studenti italiani residenti all’estero per motivi di studio che non avranno la possibilità di esprimere la propria preferenza nelle elezioni del 24 e 25 febbraio. Grazie a un incalzante tamtam sui social media è nata la campagna “Io voto lo stesso” (su Twitter #iovotolostesso). Capitanata da Annalisa Autiero e Antonella Frasca Caccia, studentesse Erasmus a Madrid, l’iniziativa ha raccolto migliaia di adesioni. Già da questa mattina in più di trenta città europee, schede elettorali facsimile alla mano, i giovani cittadini si sono dati appuntamento nelle università e nelle piazze, ben determinati a esercitare il loro diritto di voto. Dopo lo scrutinio, i risultati saranno pubblicati su Facebook.

Una votazione simbolica: la partita per gli studenti Erasmus si è chiusa definitivamente con il decreto del Presidente della Repubblica numero 226 del 22 dicembre scorso. Il punto 2 non lascia spazio ai dubbi: «I cittadini italiani che si trovino temporaneamente all’estero e non appartengano alle tre categorie sopraindicate (cittadini impegnati in missioni internazionali, dipendenti statali e professori e ricercatori universitari in servizio) potranno votare esclusivamente recandosi in Italia presso le sezioni istituite nel proprio comune di iscrizione nelle liste elettorali».

«Con il voto simbolico nelle piazze europee protestiamo contro l’esclusione degli studenti Erasmus e speriamo di mandare un messaggio chiaro: non ci siamo arresi – spiega Marco Nobili della rete di studenti Link – Purtroppo non tutti hanno la possibilità di tornare e affrontare le spese del viaggio. L’unica soluzione è essere iscritti all’Aire, l’anagrafe italiani residenti all’estero, ma può aderire solo chi vive all’estero da più di 12 mesi. E la stragrande maggioranza dei progetti di studio va dai 3 ai 9 mesi». «Non si può far nulla nemmeno con i consolati – continua Luca Zecchini, studente di chimica in trasferta a Santiago di Compostela – Quel che più mi sorprende è che il progetto Erasmus esiste da più di 25 anni, con tanto di registri nelle università ospitanti. Forse qualche cosa in più si poteva fare».

Da Berlino a Parigi, passando per Amsterdam e Varsavia, tutti in piazza. E c’è anche chi per aiutare gli studenti ha creato una piattaforma ad hoc. Il meccanismo di “Adotta un voto Erasmus” è molto semplice e sta tutto nell’idea mettere in contatto giovani determinati a esprimere la propria preferenza e cittadini italiani che invece di andare a votare non ne vogliono proprio sapere. «Ho lasciato tutti i miei dati e dopo poco ho ricevuto una mail con il contatto di un volontario “votante” – spiega Dario Falco, studente di giurisprudenza a Huelva, in Spagna – Se mi fido? Non ho motivi per non farlo. Chi sceglie di partecipare a questa iniziativa spontaneamente perché dovrebbe poi tirarsi indietro?».

Per saperne di più

Coordinamento universitario

Garage erasmus

Adottaunvotoerasmus

Pronti via! L’Italia al voto

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di Danilo Pestarino*
Ci siamo, pronti via si vota.
E’ stata una campagna elettorale senza esclusione di colpi. Dal classico insulto, alle sparate più improbabile (comprese alcune balle subito venute a galla), a promesse di miracoli vari ed eventuali. Tutto nella norma quindi? Non proprio.
Al di la del pensiero politico o presunto tale e del conseguente voto, la sensazione che si ha è che contrariamente al trend delle ultime votazioni, l’affluenza alle urne sarà maggiore.
Constatando che non andando a votare si lascia in mano di altri la decisione di cosa fare del nostro amato paese, c’è la consapevolezza di molti del momento di difficoltà e che per salvare l’Italia serve il contributo di tutti anche con un gesto semplice e pacifico come quello del voto perchè anche così si può dar adito ad un cambiamento.
Il tutto nella speranza che quelli che eleggeremo possano portar il loro contributo migliorativo al paese e non ai propri interessi, anche se sarà difficile che qualche coalizone riesca ad ottenere un consenso tale che le consenta di governare.
Comunque la pensiate buon voto a tutti.
*Danilo Pestarino è il Capogruppo del Comitato Indipendente per Sant’Olcese

Guardare le condizioni della scuola prima di votare!

È poi dicono che su Facebook ci sono solo cazzate!

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CONVIDO OGNI SINGOLA PAROLA!

Claudio Di Tursi

Il pensiero della “nostra” Maria Grazia Lanzavecchia, insegnante:

E dopo aver guardato, sappiate che agli Istituti comprensivi come il nostro hanno quasi dimezzato i fondi…
E allora con che coraggio qualcuno può affermare che ci restituirà l’Imu o qualcun altro che abbasserà le tasse?! E se anche lo facessero, a che prezzo? Con lo smantellamento della scuola pubblica o della sanità pubblica? Con l’azzeramento della spesa sociale? Con i tagli in tutte le direzioni che vanno ad incidere sul tenore di vita del cittadino medio? Perché altro, le solite facce che animano la nostra politica da almeno un ventennio, non sono state in grado di fare o, peggio forse, non hanno voluto fare!

Scende la neve sulle elezioni: allerta meteo 1 per tutto il week-end

ARPAL ha emesso un bollettino meteo che proclama lo stato di allerta uno per neve per tutto il week-end, a partire dalle ore 18.00 di sabato 23 febbraio fino alla mezzanotte di domenica.

Il sito imeteo.it distribuisce queste previzioni orarie per Sant’Olcese relative alle giornate di sabato, domenica e lunedì (CLICCA SULLE IMMAGINI PER INGRANDIRLE):

Il bollettino di allerta sul sito dell’ARPAL è disponibile questo link.

La Senatrice ed il Parroco

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Quando la politica politicante trova pane per i suoi denti.

Un parroco umbro, don Gianfranco Formenton, riceve una tipica lettera pre-elettorale da una Senatrice del PDL, Ada Spadoni Urbani, che lo invita a riflettere sui pericoli insiti in una eventuale vittoria delle sinistre sul fronte dei tanti temi cari alla chiesa e ad adoperarsi per convincere il proprio gregge a votare in modo che questi pericoli vengano scongiurati.
La risposta di don Gianfranco è una lezione di dignità ed integrità morale che vi consiglio di non perdervi.


Mando la “lettera pastorale” della sen. Ada Spadoni (PDL) e la mia risposta, dovuta, visto che la senatrice si è rivolta a tutti i preti dell’Umbria in quanto pastori e sollevando solo alcuni dei temi etici che sono oggetto della riflessione cristiana, con la chiara richiesta di un sostegno politico dei preti stessi e delle comunità cristiane.

don Gianfranco Formenton

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LA LETTERA DELLA SENATRICE

Perugia, 8 febbraio 2013

Gentile Parroco,
mi sono decisa a scrivere questa lettera ai pastori del popolo cristiano dell’Umbria perché, dopo cinque anni trascorsi in Senato, so con certezza che nei primi mesi della prossima legislatura dovranno essere affrontati in Parlamento parecchi argomenti che riguardano temi etici importanti e delicatissimi. Mi riferisco, tra le altre, alle disposizioni sul fine vita (chi non ricorda il caso Englaro), alla legge sul matrimonio per le coppie omosessuali, all’adozione di bambini nelle stesse coppie omosessuali, alle problematiche sull’uso degli embrioni, all’apertura all’aborto eugenetico (che, di fatto, si va già diffondendo).

In Parlamento, lo scorso anno, ho costituito, assieme ad altri colleghi, l’Associazione parlamentare per la Vita. Una Associazione che è stata un baluardo contro ogni attacco volto a modificare in senso negativo la nostra legislazione. Malgrado ciò recenti orientamenti dei giudici hanno intaccato lo stesso dettato costituzionale in tema di famiglia, di adozioni e di fine vita.
Immagino che sulla politica economica del mio partito non tutto possa essere pienamente condivisibile e che, magari, alcuni preferiscano soluzioni diverse da quelle che abbiamo proposto o che abbiamo in programma di fare. Sui temi etici però, a differenza di altri partiti, il PdL è stato sempre unito e coerente, perché composto da molti cattolici e da altri che si definiscono laici adulti, la cui formazione culturale e politica è in ogni caso improntata al rispetto di tutti i valori non negoziabili. Se di politica economica si può discutere (ma io ho sempre lottato per orientare al bene comune l’azione dello Stato), su queste tematiche non ci sarà possibilità di mediazione. Mediare significherebbe comunque accettare che, prima o poi, si compia un’escalation che ha come traguardo la modificazione dei valori di fondo della nostra società, da ultima, per usare la denuncia dei vescovi spagnoli, la separazione della sessualità dalla persona: non più maschio e femmina, ma il sesso sarebbe un dato anatomico senza rilevanza antropologica.
È necessario che nel futuro Parlamento ci sia un numero di persone sufficienti a non far passare leggi contro la famiglia, l’uomo e la sua vita. Io mi sono impegnata e mi impegnerò in questo senso. Per questo chiedo anche il Suo sostegno e ringrazio per tutto quello che riterrà di fare.
Devotamente saluto,

Ada Urbani
candidata PdL al senato
http://www.adaurbani.it

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LA RISPOSTA DI DON GIANFRANCO FORMENTON

Spoleto, 12 febbraio 2013

Gentile Senatrice,

ho ricevuto la sua lettera ai pastori del popolo cristiano dell’Umbria e ho deciso di risponderle in quanto pastore di una parte di questo popolo al quale recentemente il Card. Bagnasco ha raccomandato, dopo alcune eclatanti ed astrali promesse elettorali, di non farsi abbindolare.

Vedo che nella sua lettera lei parla in gran parte dei cosiddetti temi etici che lei riferisce unicamente ai luoghi comuni che tutti i politici in cerca di voti e consensi toccano quando si rivolgono ai cattolici: il fine vita, le unioni omosessuali, gli embrioni, l’aborto.

La ringrazio anche per la citazione dei vescovi spagnoli e per il suo impegno per la formazione culturale e politica improntata al rispetto di tutti i valori non negoziabili.

Ma rivolgendosi ai pastori del popolo cristiano lei dovrebbe ricordare che tra i valori non negoziabili nella vita, nella vita cristiana e soprattutto in politica entrano tutta una serie di comportamenti di vita, di etica pubblica e di testimonianza sui quali non mi sembra che il partito di cui lei fa parte né gli alleati che si è scelto siano pienamente consapevoli.

Sarebbe bello stendere un velo pietoso su tutto ciò che riguarda il capo del suo partito, sul quale non credo ci siano parole sufficienti per stigmatizzare i comportamenti, le esternazioni, le attitudini pruriginose, le cafonerie, le volgarità verbali che costituiscono tutto il panorama di disvalori che tutti i pastori del popolo cristiano cercano di indicare come immorali agli adulti cristiani e dai quali cercano di preservare le nuove generazioni.

Sarebbe bello ma i pastori non possono farlo perché lo spettacolo indecoroso del suo capo è stato anche una vera e propria modificazione dei valori di fondo della nostra società (come lei dice) operata anche grazie allo strapotere mediatico che ha realizzato una vera e propria rivoluzione (questa sì che gli è riuscita) secondo la quale oramai il relativismo morale, tanto condannato dalla Chiesa, è diventato realtà. Concordo con lei, su questo mediare significherebbe accettare.

Un’idea di vita irreale ha devastato le coscienze e i comportamenti dei nostri giovani che hanno smesso di sognare sogni nobili e si sono adagiati sugli sculettamenti delle veline, sui discorsi vacui nei pomeriggi televisivi, sui giochi idioti del fine pomeriggio e su una visione rampante e furbesca della politica fatta di igieniste dentali, di figli di boss nordisti, di pregiudicati che dobbiamo chiamare onorevoli.

Oltre a questo lei siederà nel Senato della Repubblica insieme a tutta una serie di personaggi che coltivano ideologie razziste, populiste, fasciste che sono assolutamente anti-cristiane, anti-evangeliche, anti-umane. Mi consenta di dirle francamente che il Vangelo che i pastori annunciano al popolo cristiano non ha nulla a che vedere con ideologie che contrappongono gli uomini in base alle razze, alle etnie, alle latitudini, ai soldi e, mi creda, mentre nel Vangelo non c’è una sola parola sulle unioni omosessuali, sul fine vita e sull’aborto: sulle discriminazioni, invece, sul rifiuto della violenza e su una visione degli altri come fratelli e non come nemici ci sono monumenti innalzati alla tolleranza, alla nonviolenza, all’accoglienza dello straniero, al rifiuto delle logiche della furbizia e del potere.

Mi dispiace, gentile senatrice, ma non riterrò di fare qualcosa né per lei, né per il suo partito, né per i vostri alleati, anzi. Se qualcosa farò anche in queste elezioni questo non sarà certo di suggerire alle pecorelle del mio gregge di votare per quelli che mi scrivono lettere esibendo presunte credenziali di cattolicità.

Mi sforzerò, come raccomanda il cardinale, di mettere in guardia tutti dal farsi abbindolare da certi ex-leoni diventati candidi agnelli. Se le posso dare un consiglio, desista da questa vecchia pratica democristiana di scrivere ai preti solo in campagna elettorale, e consigli il suo capo di seguire l’esempio fulgido del Papa. Sarebbe una vera opera di misericordia nei confronti del nostro popolo.

don Gianfranco Formenton

La (dis)informazione di partito.

250px-cardinale_angelo_bagnascoNelle ultime due occasioni in cui il Presidente Burlando è venuto in visita a Sant’Olcese, il 4 marzo 2011 ed il 9 gennaio 2013, non siamo stati né avvertiti né invitati. Le due visite, come ricorderete, sono state trattate alla stregua di incontri di partito. Qualcosa da carbonari che sapeva molto di sotterfugio. Eppure erano visite istituzionali che avrebbero dovuto vedere la partecipazione della cittadinanza tutta.
Il 3 marzo prossimo ci sarà la visita pastorale nel nostro Comune dell’Arcivescovo di Genova Card. Angelo Bagnasco. Il sito della maggioranza ha già scritto due articoli ed oggi la Segreteria del Comune, aderendo ad una precisa disposizione dell’Assessore Vassallo, ci ha comunicato ufficialmente lo svolgimento dell’evento e ci ha inviato il programma che mettiamo a disposizione di coloro i quali intendano partecipare ai numerosi eventi organizzati (link).
È quel genere di cose che a me personalmente provoca un movimento di rivoluzione degli organi deputati alla produzione degli ormoni sessuali maschili. Delle cose che dovrebbero effettivamente vedere la nostra partecipazione quale parte in causa nel processo amministrativo del comune non veniamo informati, di altri eventi che hanno scarsa rilevanza politica, pur essendo importanti per il paese come in questo caso, veniamo messi al corrente con largo anticipo.
Finirà, prima o poi.

Claudio Di Tursi

Gente in coda a Genova per il rimborso dell’Imu I sindacati: «Con la lettera di Silvio in mano, vogliono i moduli»

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Non ci posso credere: in migliaia si sono messi in coda dai sindacati per ottenere il modulo di rimborso dell’IMU dopo aver ricevuto la lettera di Silvio Berlusconi. Domenica 24 febbraio andranno a votare!

Dal sito lettera 43:

In molti evidentemente ci speravano.
Dopo avere ricevuto la lettera per il rimborso dell’Imu, annunciato da Silvio Berlusconi, molte persone a Genova si sono recate presso i centri assistenza dei sindacati per chiedere i moduli. Lo hanno segnalato il 20 febbraio Cgil, Cisl e Uil di Genova, che hanno invitato i cittadini a non recarsi agli sportelli «per evitare una perdita di tempo».
«MOLTI CITTADINI». «Stanno pervenendo agli sportelli delle nostre strutture e dei nostri centri di assistenza fiscale», hanno segnalato Cgil, Cisl, Uil, «molti cittadini che hanno ricevuto una lettera nella quale uno schieramento politico promette il rimborso Imu 2012 su prima casa e su terreni e fabbricati agricoli», hanno scritto in una nota i sindacati. «Le scriventi segreterie sindacali informano tutti i cittadini che allo stato attuale non è previsto alcun rimborso Imu sulle somme regolarmente dovute secondo l’attuale normativa».
«CHIEDONO INFORMAZIONI». I sindacati hanno evidenziato come «la lettera pervenuta ai cittadini contiene un messaggio elettorale che induce il lettore alla convinzione che si possa realmente ottenere una qualche forma di rimborso. Chi si reca presso le nostre strutture infatti chiede di entrare in possesso di una presunta modulistica per l’ottenimento del rimborso o comunque informazioni in merito. Al fine di evitare perdite di tempo», Cgil, Cisl, Uil hanno invitato i cittadini a non recarsi presso le sedi sindacali perché la lettera è «un messaggio elettorale».
Mercoledì, 20 Febbraio 2013