Ti vengono 1500 euro

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Tu, tua moglie, ognuno dei tuoi figli, i tuoi genitori, i tuoi amici: ognuno di noi è in credito di 1500 euro. Ce li devono Snai, Lottomatica, SISAL, Gamenet, Gmatica, Hgb Group, Cirsa, Codere, Atlantis World Casino e Cogetec. Sono le società che gestiscono il gioco d’azzardo con le slot machine. Per un certo periodo di tempo, contrariamente a quanto previsto dalla legge, migliaia di queste macchine non sono state collegate alla rete che registra le giocate, lo ha scoperto nel 2006 il Gat della Guardia di Finanza. La Corte dei Conti, calcolando 50 euro di multa per ogni ora di mancato collegamento, ne ha ricavato la cifra capogiro di 89 miliardi e mezzo di euro: quattro volte la manovra lacrime e sangue del governo Monti.
Non metteteci il cuore sopra, difficilmente riusciremo a rientrare in possesso dei nostri soldi. Le concessionarie hanno presentato una marea di ricorsi ed il fatto che i nostri politici non usino il pugno di ferro contro di loro non fa pensare a nulla di buono. Anzi, si è arrivati addirittura a stabilire penali ridotte ad un centesimo: da 50 a 0,5 euro all’ora per ogni apparecchio non collegato, e puntualmente c’è qualcuno che sostiene che le nuove penali dovrebbero valere anche per il passato. Il conto così diventerebbe 895 milioni. Ma le concessionarie, c’è da scommetterci, non pagheranno neanche quelli.
Fra un mese è attesa la sentenza della Corte dei Conti: mobilitatevi, fate conoscere a più persone possibili questa situazione e boicottiamo il gioco d’azzardo legalizzato in tutte le sue forme.

Claudio Di Tursi

Venerdì 30 dicembre concerto benefico presso la Chiesa nuova di Manesseno.

Non mancate, Venerdì 30 dicembre, al concerto benefico che si terrà alle 21 presso la Chiesa nuova di Manesseno.

Il coro di S.Martino ed il coro dei bambini della quarta elementare si esibiranno insieme cantando canti natalizi, alcuni dei quali in genovese.

Il ricavato sarà devoluto all’Associazione Progetto Silvia che si occupa di cure e sostegno ai ragazzi cerebrolesi ed assistenza alle loro famiglie.

Sarà, inoltre, un’occasione per ricordare il nostro concittadino Ettore Durante, punto di riferimento per tantissimi aspiranti calciatori, che con dedizione e generosità si è occupato per molto tempo dell’Associazione.

Piccoli calciatori crescono. Speriamo bene.

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di Danilo Pestarino *

Il calcio, si sa, è lo sport preferito degli italiani ed anche il mio. Dopo aver maltrattato la sfera per tanto (forse troppo) tempo ed aver interpretato tutti i ruoli possibili, l’ultimo rimasto era quello di allenatore.
Dopo qualche anno dedicato ai “grandi”, ho deciso di conciliare la passione per il calcio con quella di padre andando a S.Olcese ad allenare i bimbi.
I bambini (lo sperimento ogni giorno sui miei figli) sono spugne che assorbono tutto quanto possibile da ciò che li circonda. Penso sia quindi necessario che vivano e crescano in ambienti sani e il calcio va visto come un momento di svago ma anche di crescita soprattuto facendo uno sport di gruppo nel quale si condividono gioie e dolori ma anche fasi di crescita e personalità diverse da bambino a bambino. Il tutto deve avvenire privilegiando l’aspetto ludico e l’aspetto formativo rispetto al risultato.
Per questo penso che la figura del “mister” sia molto importante per indirizzare allenamenti e competizioni su questa strada.
La bellezza dei bambini sta anche nella semplicità e nelle domande ingenue che ti pongono.
Stamattina mio figlio (8 anni) e una passione per il calcio difficilmente arginabile,vedendo un telegiornale nel quale si parlava di calcioscommesse, mi ha chiesto come mai avessero arrestato dei calciatori. Ho provato lungamente a spiegargi l’argomento ma lui continuava a guardarmi esterefatto non riuscendo a capire cosa c’entra il calcio con le scommesse ed il carcere.
Come allenatore e come padre oggi ho vinto.

*Danilo Pestarino è Capogruppo del gruppo consigliare Comitato Indipendente per Sant’Olcese

In distibuzione il nostro opuscolo di Natale: “Proteste & proposte”

Non perdetevi il tradizionale appuntamento con le riflessioni di fine anno del Comitato Indipendente per Sant’Ocese.

Quest’anno la parte del leone la fanno due argomenti strettamente connessi tra loro, l’alluvione e la la cemetificazione del territorio, ma si parlerà anche di altro: il ponte di Manesseno, sempre più un miraggio, il Centro Ragazzi clamorosamente scomparso, il Palazzetto dello Sport, della cui gestione molti si lamentano, ed altro ancora.

Problemi e soluzioni che vengono portati alla vostra attenzione con l’onestà intellettuale di chi non ha altro interesse che il bene e la salvaguardia del paese.

Potete scaricare una copia del volantino cliccando qui e magari diffonderla fra parenti ed amici.

Un camion ribaltato e qualche riflessione

Tornando a casa ieri sera, intorno alle 23,30, un altro brutto spettacolo. Un TIR si è ribaltato mentre percorreva la rotonda che lo avrebbe portato al mercato ortofrutticolo. Lampeggianti, vigili, deviazione, gasolio in terra. Fortunatamente il camionista si è fatto poco e niente.

È il terzo camion in tre giorni che crea problemi alla circolazione. L’altro Ieri, nel tardo pomeriggio, sulla strada di Borzoli un TIR si è scontrato con un motociclista, casino indescrivibile, e il giorno prima un altro mezzo pesante si è ribaltato a Campi più o meno alla stessa ora. Non voglio parlare del camion che è stato già stato oggetto di attenzione da parte della Maria Grazia, leggete qualche post addietro.

Troppi camion trasportano troppa merce che viene da troppo lontano.

Bisognerebbe limitare i nostri consumi all’essenziale, ma mi rendo conto che non è possibile, e allora bisogna preferire la merce a chilometro zero: costa di meno, favorisce l’occupazione interna, spesso è di qualità superiore e, soprattutto, ha un impatto ambientale minore per quanto riguarda il suo trasporto.

Beppe Grillo, già nel lontano ’93 nei suo spettacoli diceva..” perché qui a Roma magari beviamo la San Pellegrino che è di Milano, e a Milano bevono la Ferrarelle che è di Roma, eh? E allora noi abbiamo sull’autostrada un cinquecento camion che vanno avanti e indietro, che se ognuno si bevesse la sua cazzo di acqua toglieremmo cinquecento camion avanti e indietro, e questa qui costerebbe la metà.”

Oggi, per ognuna delle azioni che compiamo, dobbiamo confrontarci con l’impatto che questa ha sull’ambiente, il guaio e che non siamo preparati a farlo e non c’è sufficiente informazione. Già perché l’informazione, specialmente quando si tratta di beni di consumo, è sempre a beneficio di chi compra e mai di chi vende. Ma questa è un’altra storia.

Claudio Di Tursi

Ce le hanno cantate e suonate!

Eppure noi eravamo andati lì per una cena beneficenza, e mai ce lo saremmo aspettati.

La sera di sabato 17, appena entrati alla Società Operaia Cattolica, abbiamo capito che c’era qualcosa di strano nell’aria ed abbiamo temuto il peggio. All’entrata della sala c’erano, allineati in bell’ordine e già collegati alla corrente elettrica, gli strumenti di tortura.

Di lì a poco qualcuno li avrebbe usati su di noi, bisognava solo capire chi.

L’aroma inebriante dei ravioli, che si spandeva per tutta la sala, ci stava quasi facendo dimenticare cosa ci aspettava quando il peggiore dei nostri presentimenti si è avverato. Con mano sicura il Sindaco in persona ha preso il primo ordigno, una Fender bianco perla, ed ha iniziato a maneggiarla con la perizia del carnefice esperto. Qualche istante dopo abbiamo capito che non avevamo scampo.

Una nostra vecchia conoscenza, l’Assessore Pittaluga, brandendo il microfono ha pronunciato le parole che avrebbero dato inizio al massacro: “Se … Se… Prova…”. Cinque minuti di questa solfa e si è scatenato l’inferno: tutte le più belle canzoni dei Nomadi, dei Profeti, dei New Trols , insomma la musica Beat di quei anni, riarrangiata e suonata con sorprendente perizia dai ” Tempo Perso”, così si chiama la band di cui Cassissa e Pittaluga sono i leader. Per noi del Comitato, abituati a vedere i nostri amministratori in tutt’altro contesto è stata una sorpresa piacevole e, nostro malgrado, di fronte a tanta bravura, siamo stati costretti ad applaudire.

Il giorno dopo, parlando dell’accaduto con un sostenitore della maggioranza incontrato in un esercizio commerciale della zona e vantando le capacità della band, ne ho ricevuto un commento che riporto per dovere di cronaca: “…almeno se fra due anni li mandate a casa un mestiere ce l’hanno!”

Così vanno le cose a Sant’Olcese.

Claudio Di Tursi

Mercatino di Natale

20111217-135345.jpgSabato 17 dicembre, dalle ore 9 alle 18, nella piazzetta dei palazzi nuovi di Via D.L.Sturzo, si terrà un MERCATINO di NATALE dove esporranno i loro manufatti le Associazioni di volontariato e gli Hobbisty del territorio. Può essere l’occasione per comprare uno degli ultimi regali.

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L’ingorgone di mercoledì 14 e la superstrada Manesseno-Beleno-Sant’Olcese

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di Maria Grazia Lanzavecchia*

L’altra sera dovevo portare mio figlio al campo sportivo di Sant’Olcese per una di quelle tradizionali partite che vedono i padri in ordine serrato giocare con il massimo impegno contro la squadra dei figli – quasi a voler esorcizzare il tempo che passa e a dimostrare a se stessi che …beh… in fondo in fondo il fisico regge ancora – quando improvvisamente mi trovo la strada bloccata da un serpentone di auto.
Coda?! Su per Sant’Olcese?! Possibile che il traffico natalizio giunga a tanto ?!
No, no di certo!
Scendo, chiedo informazioni mentre sul cellulare di mio figlio arriva un sms.
E’ l’allenatore, un sant’uomo, che si prende la briga di avvisare tutti quelli che può, di fare una strada alternativa, quella di Beleno, perché la provinciale è bloccata da un grosso camion che si è incastrato in una curva.

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Consiglio per le vacanze di Natale

20111215-224731.jpgdi Maria Grazia Lanzavecchia*

Sperando che tra voi ci siano molti che durante le vacanze di Natale hanno un po’ di tempo libero in più rispetto al normale, volevo segnalarvi il museo del vetro di Altare.
Non è certo un giro da fare con i bambini, per i quali può essere più adatta una visita fatta con la scuola, magari abbinata a divertenti laboratori, ma se siete persone interessate a conoscere l’artigianato locale, il museo merita. Non è molto grande, ma prenotando una visita guidata, se avrete la fortuna di incontrare la signora che ha accompagnato me, scoprirete molte cose interessanti.
E’ un modo per valorizzare l’artigianato locale, conoscere l’abilità dei maestri vetrai altaresi, visitare le botteghe che sono nei dintorni, portare un po’ di movimento in un borgo che certamente ha conosciuto momenti migliori e che fa miracoli per far conoscere una storia locale degna di interesse.
Segnalando inoltre che per tutto il periodo natalizio è stata allestita una mostra fatta di pezzi strani e curiosi, anche legati al Natale, vi lascio i numeri utili da contattare per organizzare al meglio la vostra visita.

Tel. 019584734
fax 0195899384
info@museodelvetro.org
www.museodelvetro.org

Buona gita!

*Maria Grazia Lanzaveccchia è Consigliere del Comitato Indipendente per Sant’Olcese

Raccolta differenziata: avviciniamoci al porta a porta

manifesto della raccolta porta a porta a Castrignano dei Greci 4.500 abitanti

di Giorgio Bruzzone*

Questa mattina ho lottato ancora una volta con le campane della differenziata. È stata dura ma sono riuscito a infilare tutto il saccone di rifiuto cartaceo nella campana bianca pigiando e spostando il contenuto che trabordava. Ai miei piedi 3 sacchetti di quotidiani e una risma di cartone da imballo di grande dimensione. A fianco delle campane I bidoni dell’indifferenziata colmi a ¾ e, ahimè rigorosamente aperti. Ma il fatto più demoralizzante è stato che, mentre lottavo per infilare la carta nella campana dal lato del muro, due signori, vedendo lo scempio a terra e la campana colma, hanno gettato I loro sacconi di carta nell’indifferenziata imprecando contro l’AMIU e contro me che cercavo di far riportare indietro I loro rifiuti.
Purtroppo la scena si ripresenta tutte le settimane, campane piene e carta nei cassonetti verdi; e pensare che tutto questo si potrebbe già evitare prendendo spunto da chi ha avuto il coraggio e il buon senso di adottare la raccolta differenziata porta a porta.
Sembra che adottare la raccolta porta a porta spaventi molto le amministrazioni civiche costrette a lottare con bilanci sempre più ridotti all’osso ma penso che, in attesa che la spazzatura ci sommerga completamente, un passo nella giusta direzione si potrebbe fare! Continua a leggere