Domme

Domenico Angelini ci ha lasciato troppo presto, quando non ce lo aspettavamo.

Domenico Domme Angelini non si sarebbe mai tolto la vita, non sarebbe mai venuto meno alle sue responsabilità di padre, di uomo, di lavoratore.

Le lancette del suo tempo si sono fermate quando ha voluto Iddio e nessuno in questi momenti ha il diritto di dire parole che non siano di conforto alla famiglia.

Tutti invece di fronte al Mistero della Morte abbiamo il dovere di tacere, soprattutto se di parlare non siamo degni perché siamo bestie a cui piace il pettegolezzo e inzuppare il pane nelle disgrazie altrui.

Ciao Domme, non te la prendere.

Claudio Di Tursi.

La maleducazione sosta al Bar: il marciapiede appena costruito oltraggiato dalla vettura di uno degli avventori è un insulto al quartiere e al quieto vivere.

La macchina sul marciapiede appena costruito più che un atto di maleducazione è un affronto al vivere civile.

Siamo in via Gramsci a Manesseno davanti ad un bar i cui avventori lasciano parcheggiate le macchine a vanvera, creando situazioni di pericolo per i passanti, costretti a camminare in mezzo alla strada, e gli automobilisti in uscita dalla stradina di immissione nella viabilità ordinaria, costretti a compiere manovre privi della visuale corretta.

Gestire un bar significa anche integrare la propria attività con il vicinato, con il quartiere. Invece da questo esercizio commerciale ricaviamo da sempre problemi, situazioni al limite della denuncia. Una volta era un punto di forza, adesso è una criticità.

Vergognatevi.